13 Aprile 2011 denuncia pubblica riguardante evento franoso

Braone li 13/04/20011
Alla cortese attenzione della Dottoressa Mariapia Viglione Responsabile Ufficio pesca provincia di Brescia
e per conoscenza
Prandini Gabriele Comune di Braone
info@comune.braone.bs.it
Maria Luisa Pastore direttore Settore Suolo, Risorse Idriche e Meteoclimatologia ARPA Lombardia
info@arpalombardia.it
Giulio Sesana direttore ARPA Lombardia dipartimento Provinciale di Brescia
brescia@arpalombardia.it
Corrado Tommasi Presidente Comunità Montana Valle Camonica
presidente@cmvallecamonica.bs.it
Dario Furlanetto Direttore Parco dell'Adamello
info@parcoadamello.it
Francesco Gelfi Presidente B.I.M. Valle Camonica
info@bimvallecamonica.bs.it
Carabinieri settore tutela ambientale
noebscdo@carabinieri.it
Carlo Romani Direttore Settore Polizia Provinciale Brescia
ccaromani@provincia.brescia.it
Galli Antonio Resp.Nucleo itt venatorio Breno
agalli@provincia.brescia.it
OGGETTO : ROTTURA CONDOTTA DI ALIMENTAZIONE BACINO
Con la presente, si intende portare a conoscenza che nella giornata di lunedì 11 aprile 2011, il torrente Palobbia è stato interessato da un evento franoso nel comune di Ceto in prossimità del ponte sul torrente Palobbia denominato Put del sac.
Tale evento franoso, stando alle testimonianze da me raccolte dai frequentatori locali e degli addetti ai lavori sulla medesima strada in prossimità della frana stessa, ha avuto luogo dalle ore 10 alle ore 11,30 e staccandosi da dove la condotta di alimentazione del bacino Enel è completamente scavata all'interno della montagna ed ora presenta una grande feritoia, si riversava nel letto del torrente sottostante, ovvero il torrente Palobbia.
L' evento franoso,oltre ade esser stato un pericolo per eventuali pescatori o frequentatori del Torrente e delle sue sponde, ha reso il Torrente Palobbia un torrente di fanghiglia densa per molte ore.
Allertato dal Vice sindaco del Comune di Braone Baruselli Ignazio e da altri compaesani (in quanto presidente del gruppo A.P.S. Braone e buon conoscitore del torrente e limitrofi), mi sono recato al ponte del torrente Palobbia che attraversa l'abitato del paese alle ore 13.50, ovvero più di tre ore dopo l'accaduto e ho visto il greto del torrente invaso dal defluire di qualcosa che non si può certo chiamare acqua ma bensì' fanghiglia (come si può evincere dalle foto in allegato).
A tarda serata, la situazione non risultava cambiata, forse per consistenza ma non nel colore, nonostante gli addetti alle opere di presa, avessero aperto le paratie delle opere di presa interessate all'alimentazione del canale che convogliava l'acqua nel bacino dando in questo modo la possibilità al canale interessato di svuotarsi e all'acqua di defluire nella sua totalità nel greto del torrente.
Ancora adesso, a distanza di piu di 48 ore dall'evento, l'acqua risulta essere più che torbida.
Credo perciò di poter affermare che tale evento, abbia causato la moria di tutto il materiale ittico presente nel torrente e la compromissione dell'intero ecosistema acquatico, dal punto di incrocio della frana con lo stesso, fino allo sfociare nel fiume Oglio.
A nostro modesto parere, suffragato dall'esperienza, dalla conoscenza del territorio e dai reperti fotografici effettuati nei nostri ripetuti sopralluoghi, il tutto è stato causato da una perdita nel canale di alimentazione del bacino,(in tale punto, il canale scavato all'interno della roccia era forse troppo superficiale considerato la sgretolabilità e la stratificazione temporale della roccia in cui è stato scavato) causando il franare del terreno e quanto era al di sotto della perdita, con conseguente mancanza di appoggio anche per materiale sovrastante alla breccia apertasi dall'acqua.
Chiediamo pertanto che vengano accertate eventuali responsabilità (teniamo presente che condotta che ha ceduto, risale agli anni 30-40 ed è interessata da altre perdite che, come a me riferito,erano già state segnalate a chi di competenza in passato) venga messo in sicurezza quanto compromesso dall'evento franoso e che nel limite del possibile, vengano quantificati e risarciti i danni, compreso quello ittico con metodi da stabilire e accordare, possibilmente anche con le parti lese, ovvero i gruppi di pescatori del comune di Braone e Ceto o quantomeno, con le amministrazioni comunali degli stessi.
Allego alla presente, alcuni documenti fotografici a suffragio di quanto riferito nella presente
Ulteriori e più dettagliati referti fotografici, sono reperibili al seguente link del nostro blog
https://picasaweb.google.com/aps.braone/Lunedi11Aprile2011EventoFranosoCanaleEnel#
Certo di un vostro tempestivo intervento e/o interessamento alla questione, e di una risposta alla medesima, cordialmente saluto
Il presidente del gruppo A.P.S.Braone
Prandini Claudio
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